Accolto come paggio alla
corte borbonica, a Napoli frequentĆ² la scuola del
letterato Basilio Puoti e si avvicinĆ² agli ambienti mazziniani.
Nel 1847 fu arrestato per la sua ostilitĆ al regime borbonico e
liberato all'inizio del 1848. Ritornato lo stesso anno in Calabria,
ebbe una parte di primo piano nella rivoluzione calabrese della primavera del
1848 guidando l'insurrezione dell'Angitola. Il fallimento dei moti calabresi, e
la successiva repressione borbonica lo costrinsero all'esilio dapprima
a Malta e successivamente, nel 1850, nello stato Sabaudo,
a Genova.
Nel 1860 fu uno de i
Mille, inizialmente al comando di una compagnia. Fu ferito gravemente ad un
braccio a Calatafimi. Sbarcato in Calabria, organizzĆ² il corpo dei
volontari garibaldini dei Cacciatori della Sila, raggiungendo il grado
di maggior generale il 27 agosto 1860, alla vigilia del disarmo
dell'armata borbonica del generale Ghio a Soveria
Mannelli il 30 agosto 1860. La sua azione in Calabria portĆ² in ultima
analisi all'evacuazione di Napoli da parte di Francesco
II e contribuƬ quindi grandemente al successo della spedizione
di Garibaldi.
Dopo l'unitĆ d'Italia entrĆ² col
grado di generale nell'esercito regolare (1862) ed ebbe il comando
della brigata Aosta che perĆ² lasciĆ² quasi subito per motivi di
salute. Collocato a riposo nel 1863 ed insignito del titolo di
commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, si ritirĆ² nel suo paese
natale.
Fece parte della Commissione
istituita nel dicembre 1861, per redigere il primo elenco dei Mille che
sbarcarono a Marsala l'11 maggio 1860. La Commissione era composta dai
generali: Vincenzo Giordano Orsini, Francesco Stocco, Giovanni Acerbi,
i colonnelli; Giuseppe Dezza, Guglielmo Cenni e Benedetto
Cairoli, Giorgio Manin, i maggiori; Luigi Miceli e Antonio
Della PalĆ¹, i maggiori: Giulio Emanuele De Cretsckmann, Francesco
Raffaele Curzio e Davide Cesare Uziel, i capitani: Salvatore
Calvino e Achille Argentino. La Commissione rilasciĆ² delle
autorizzazioni a fregiarsi della medaglia decretata dal Consiglio civico di
Palermo il 21 giugno 1860 per gli sbarcati a Marsala. Un altro GiurƬ d'onore
riesaminĆ² i titoli dei componenti la spedizione e il Ministero della Guerra
pubblicĆ² un nuovo Elenco dei Mille di Marsala, nel bollettino n.21,
nell'anno 1864, in base al quale furono concesse le pensioni. Sulla base
del secondo elenco fu redatto in modo definitivo il documento della Gazzetta
ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre 1878.
Il suo nome fu dato a un cacciatorpediniere della Regia Marina italiana, varato nel 1926." (Fonte : Wikipedia)
Per fornire ulteriori notizie sul Generale Francesco Stocco ripubblichiamo alcune pagine del libro "Decollatura e Motta Santa Lucia" ed una brochure pubblicata nel 2011 dal Comune di Decollatura.